357 d. C. - la battaglia di Strasburgo: in italiano!

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357 d. C. - la battaglia di Strasburgo: in italiano!

Messaggio da Vindex » 08/12/2019, 15:57

Qualche mese fa, sempre in questa sezione, in un post intitolato "Imperatori in libreria: …", avevo accennato all'uscita di "Strasbourg AD 357" per l'editore Osprey Publishing, nella collana "Campaign" (n. 336).

Scritto da Andrea Frediani e illustrato da Raffaele D'Amato, come la gran parte dei libri editi da Osprey anche questo ha il pregio di arricchire un testo sufficientemente accurato con numerose fotografie di reperti, cartine ed efficacissime tavole a colori dedicate all'uniformologia, alla rappresentazione di scene di battaglie o di "vita militare", alla disposizione delle forze in campo e all'andamento tattico degli scontri.

Con il roboante titolo "L'ultima vittoria dell'impero romano", sottotitolo "L'incredibile storia di una delle sfide più ardue di Roma: la battaglia di Strasburgo", il volume è da pochi giorni disponibile in traduzione italiana, per i tipi di Newton Compton Editori, pagg. 180, € 9,90.

Il volume italiano patisce, sul piano grafico, la pubblicazione in formato paperback, per cui le foto dei reperti, alcune cartine e alcuni disegni sono in bianco e nero anziché a colori come nell'edizione inglese. Le tavole a colori "a tutta pagina" dell'edizione inglese, veramente belle, sono mantenute anche nell'edizione italiana e raggruppate nelle pagine centrali del libro: perdono un po' di efficacia per le dimensioni più ridotte, oltre che per i colori più smorzati.

Personalmente, non amo i titoli "sensazionalistici" nei testi che si occupano di storia, specie se il sensazionalismo può risultare fuorviante (comprendo, naturalmente, che un titolo ad effetto aiuta le vendite, e che la nostra editoria ne ha un bisogno spasmodico).

Nel nostro caso, il titolo dell'edizione inglese "Strasbourg AD 357", sottotitolo "The victory that saved Gaul" in poche parole dice tutto e dice la verità: dove, quando e l'importanza davvero decisiva di quella vittoria per le sorti della Gallia romana.

Il titolo italiano dà un'informazione, se non sbagliata (e per me lo è), quantomeno discutibile, perché di vittorie importanti l'Impero d'Occidente ne conseguì altre dopo Strasburgo/Argentoratum, e di importanza almeno pari, se non maggiore, nel procrastinarne di qualche decennio la caduta: per esempio a Fiesole nel 406, quando Stilicone sbaragliò i Goti di Radagaiso, o ai Campi Catalaunici nel 451, dove Ezio respinse Attila.

E' comunque positivo che il fatto che la Storia romana stia tornando ad affacciarsi, con una certa frequenza, sugli scaffali delle librerie, virtuali e non: e una parte del merito va certamente a editori come Newton Compton.

Valete
"Per alcuni versi, si tratta di un mondo come il nostro, con i suoi rapidi cambiamenti ed il senso di trovarsi fuori posto che ad essi si accompagna."
(A. Cameron - Il tardo impero romano)

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Caecilius Optatus
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Re: 357 d. C. - la battaglia di Strasburgo: in italiano!

Messaggio da Caecilius Optatus » 09/12/2019, 11:32

E' vero, la Storia romana si sta reimpossessando dello spazio che merita e di cui ha diritto.
Concordo con tutto quanto scrivi, aggiungo solo che mi era sfuggito che questa fosse la traduzione in italiano dell'opera edita da Osprey in inglese.
In effetti dobbiamo - o dovremmo - abituarci al fatto che qualsiasi testo debba avere una duplice pubblicazione : in inglese per la divulgazione ecumenica; nella lingua dell'autore per la divulgazione domestica.
Personalmente temo molto che a causa del timore dei nostri editori di ottenere successo economico le pubblicazioni in italiano si riducano a brevi biografie, dalla limitata tiratura e scarsa capacità di penetrazione in Europa.
Ancora più difficile - o meritorio, per converso - che testi in francese o tedesco siano tradotti in italiano, per la medesima ragione di scarsa diffusione sul territorio nazionale della singola opera.
Ad ogni modo prendiamo atto con piacere di quanto scrivi e del fatto che un editore illuminato distribuisca a basso prezzo questa traduzione, anche se con la conseguenza di una inferiore qualità della pubblicazione.
Concordo infine con te sulla inutilità (ed erroneità) del titolo ad effetto, ma né tu né io siamo - come noto - dei market makers !!!

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