Il primo Re

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Re: Il primo Re

Messaggio da Majorian » 28/01/2019, 16:10

Tanaquil ha scritto:
27/01/2019, 1:20
Davvero lo hanno doppiato in latino arcaico?
Da quanto ho sentito, in un'intervista, non è doppiato, ma recitato in presa diretta.
Sarà interessante andarlo a vedere.

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Re: Il primo Re

Messaggio da Tanaquil » 28/01/2019, 22:59

...sì, un bel mix nel quale spero (almeno per quanto mi riguarda :lol: ) che ci sia una pochissima percentuale di 'Revenant'. L'avevo detto, nun ce la posso fà. :D

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Re: Il primo Re

Messaggio da tigranes » 30/01/2019, 10:28

In occasione dell'uscita del film, il Museo Preistorico "Luigi Pigorini" di Roma inaugurerà la mostra "Verba Volant Scripta Manent" dedicata alle più antiche testimonianze della lingua Latina :

http://www.museocivilta.beniculturali.i ... anent.html

Verrà esposta e commentata la straordinaria "Fibula Prenestina", che porta incisa l'iscrizione "Manios med fhefhaked Numasioi" ("Manio mi ha fatto per Numasio") datata al VII sec. a C
Saranno presentati, montati su manichini, anche i costumi e le armi di scena utilizzati per "Il Primo Re".

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Re: Il primo Re

Messaggio da Tanaquil » 31/01/2019, 2:40

Ma che bello, quella Fibula è un capolavoro e quell'anfora una delle poche testimonianze materiali recanti incisioni con alfabeto. Deve essere interessantissima come mostra.. che peccato essere così lontana :( Ho letto dell'inaugurazione, ma.. forse la tarda ora, non ho letto fino a quando si potrà visitare. Tu per caso lo sai Tigranes?

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Re: Il primo Re

Messaggio da tigranes » 01/02/2019, 7:13

Visto il film, insieme a Metilius.
Scordatevi la Lupa, Rea Silvia, il pastore Faustolo e i "Peplum" anni '50.
Ma soprattutto scordatevi Livio e Plutarco ! :lol:
"Il Primo Re" è un film costruito su emozionalità e suggestioni molto più vicine al nuovo cinema americano (es : gli antichi Latini sono truccati come gli "Uomini Foca" del film "The Eagle") che a quello italiano.
La lingua proto-latina è appena percepibile (...Romolo recita costantemente con una patata in bocca ! :lol: ) anche se, qua e la, si distinguono fonemi etruschi, oschi e anche greci.
I veri temi del film vanno cercati nel rapporto di fratellanza, nella solidarietà, nell'accoglienza e, soprattutto, nel conflitto fra potere laico e potere religioso.
Forse una maggiore aderenza alle fonti storico-letterarie sarebbe stata la benvenuta, ma lo spettacolo è cmq assicurato ! :)


PS : Tanaquil, mi informerò sulla durata della mostra.

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Re: Il primo Re

Messaggio da Tanaquil » 02/02/2019, 3:49

tigranes ha scritto:
01/02/2019, 7:13
"Il Primo Re" è un film costruito su emozionalità e suggestioni molto più vicine al nuovo cinema americano (es : gli antichi Latini sono truccati come gli "Uomini Foca" del film "The Eagle") che a quello italiano.
La lingua proto-latina è appena percepibile (...Romolo recita costantemente con una patata in bocca ! :lol: ) anche se, qua e la, si distinguono fonemi etruschi, oschi e anche greci.
I veri temi del film vanno cercati nel rapporto di fratellanza, nella solidarietà, nell'accoglienza e, soprattutto, nel conflitto fra potere laico e potere religioso.
Forse una maggiore aderenza alle fonti storico-letterarie sarebbe stata la benvenuta, ma lo spettacolo è cmq assicurato ! :)


PS : Tanaquil, mi informerò sulla durata della mostra.
Giusto l'altra sera, mentre combattevo contro la mia nota insonnia (ovvio, sono le 3:36 della mattina anche ora).. mi sono imbattuta in un'intervista al regista, se non ricordo male nello studio di Bruno Vespa. Ancora non ho visto il film, ma guardando alcuni spezzoni che hanno trasmesso devo ammettere che la sensazione di Romolo con la patata in bocca l'ho avuta anche io, ahah! :D Ho ammirato comunque gli attori per l'impegno notevole nella recitazione in una lingua arcaica come quella proto-latina. Effettivamente ciò che dici è proprio conforme a quello che mi aspettavo dopo aver ascoltato la registrazione, dato che il regista parlava appunto di una regia improntata sulla possibilità di 'aprirsi al mercato estero' (quindi presumo che alcuni accorgimenti siano stati dei compromessi magari volti a raggiungere questo scopo). Ecco, poi mi inquieta parecchio immaginare gli antichi Latini truccati come gli 'Uomini Foca'.. ma...!! :lol:
Bene bene, allora. Ad ogni modo, di certo sarà un film da godersi con piacere! Grazie per l'anteprima e (in anticipo) sulle info che mi darai sulla mostra, Tigranes! Buonanotte, a questo punto.. o buongiorno, dipende dai punti di vista ;)

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Re: Il primo Re

Messaggio da Caecilius Optatus » 06/02/2019, 12:04

Ho visto il film assieme a Melania e Vindex.
Non male, spettacolare, non è un film italiano (per le scene, la violenza, il messaggio che viene divulgato agli spettatori).
Non so che dire sulla mancanza di fedeltà storica per mia carenza conoscitiva sul periodo, anche se - per quel poco che so - le capanne non parrebbero dissimili da quelle trovate dagli archeologi.
I fonemi latini dopo un po' divengono percepibili con chiarezza (l'osco sinceramente non lo conosco e quindi non l'ho verificato ..... :mrgreen: :mrgreen: ), talvolta sono interessanti (l'uso duro delle vocali; l'accusativo), talvolta un poco maccheronico ("magnum imperium" .... :ugeek: ).
Mi è piaciuto molto il messaggio di fratellanza, alleanza e soprattutto di sacralità religiosa necessaria per la coesione sociale, cui si contrappone l'individualismo di Remo, scampato alla furia della Natura ed alla ferocia degli uomini.
Anche rimarcare l'estensione del Tevere rispetto alle piccole dimensioni del primo insediamento umano nei suoi paraggi è meritevole, aiuta a comprendere la grandezza del successivo sviluppo dell'insediamento urbano.
Un vivo complimento al regista ed alla produzione, film così vanno sempre bene.

Una domanda mi ha inquietato questa notte, riflettendo bene su di un dettaglio : i cavalieri di Alba usano le staffe o no ? :D

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Re: Il primo Re

Messaggio da tigranes » 06/02/2019, 13:47

Caro Caec,
capisco che "Il Primo Re" è solo un film fantasy, ma quando Romolo declama "QUESTA E' ROMA !" con la stessa enfasi di "QUESTA E' SPARTA !" del film "300", ti confesso che avrei avuto voglia di lanciare m...da sullo schermo ! :evil:

Per tutto il resto, compreso l'uso della cosiddetta lingua "Proto-Latina", ecco l'interessante "ArcheoRecensione" di Valentino Nizzo, direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia:

https://www.youtube.com/watch?v=aDxzY7lKp5U

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Re: Il primo Re

Messaggio da Caecilius Optatus » 06/02/2019, 15:19

Caro Aem, la recensione che hai postato è splendida, chiara, precisa e divulgativa senza essere didascalica : complimenti al Direttore del Museo !
Il film è necessariamente opera di fantasia, alcune serie tv hanno ispirato l'estrema violenza dei combattimenti (mi richiamo al Trono di Spade, o Spartacus), creando una sorta di narrazione - errata - dello scontro corpo a corpo ed è chiaro che un'opera di ricostruzione effettiva e veritiera avrebbe non solo alzato il budget ma anche reso meno spettacolare le scene.
Ti do ragione per la frase "QUESTA E' ROMA", forse in grado di caricare gli ultrà calcistici, così come per il "TREMATE !" che richiama gli slogan del '70 per le manifestazioni femministe .....
Del resto, anche il mitico Gladiatore del 2000 conteneva strafalcioni epocali e grossolani errori storici, ricordi ?

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Re: Il primo Re

Messaggio da Vindex » 07/02/2019, 2:27

Con chi ho visto "Il primo re" l'avete saputo leggendo il post del Caec qualche piano qui sopra. Oltre a noi tre c'era un'altra quindicina di spettatori, una cosa piuttosto intima.
Il film mi è piaciuto, ero incuriosito e inconsciamente (l'ho realizzato durante la visione) un po' prevenuto, ma lo spettacolo ha superato le aspettative.
Lo spettacolo è assicurato, la violenza e la brutalità che tutti abbiamo sottolineato vi contribuiscono in modo determinante, ma non mi sono mai sembrate gratuite o fuori luogo.
E' il racconto di un'affermazione, origine di conquiste progressive ben rappresentate geograficamente nei titoli di coda con il dilagare del dominio romano sino alla massima espansione traianea. Integrazione, assimilazione, ecumene vengono dopo la violenza. Per stare allora a uno dei temi del film: la violenza come elemento fondante, come forza generatrice che non si esaurisce e non si identifica solo con il suo momento distruttivo.
Un altro tema molto interessante lo ha messo in luce Tigranes: la relazione - il conflitto, come lo chiama Tig - tra potere laico e potere religioso.
Non ne so molto di protostoria romana, ero convinto che sin da quell'epoca politica e religione stessero in rapporto di connubio e non in antitesi tra loro.
A questo proposito, alcuni momenti del film mi hanno suggerito qualche riflessione, magari anche un po' ingenua, che vorrei condividere con voi.
Remo, dopo avere ascoltato dalla vestale la profezia sulla morte di uno dei due fratelli, le si rivolge dicendo "Io sono il mio destino".
Sembra la ribellione alla divinità di un eroe da tragedia greca, ma scopriamo subito che non è affatto così: poche scene dopo, infatti, Remo è preso da una sorta di delirio da onnipotenza, in un'affermazione di sé come soggetto di potere che non contempla rivali o competitori a un livello superiore, siano o meno divinità.
Anche la sorte che Remo riserva alla vestale - abbandonata nella foresta legata a un albero in balia degli animali - appare come un sacrificio rituale a piani sovvertiti: è l'uomo che sacrifica a sé stesso la divinità. L'ordine è sconvolto, il conflitto conclamato.
Toccherà a Romolo riconciliare la sfera religiosa con quella politica e stabilire il patto indissolubile tra gli Dèi e la Città.
E siamo alla fine del film, ahimè, alla macchia indelebile, all'excipit nefasto, alla battuta finale da tutti giustamente vituperata: "Tremate ... Questa è Roma!".
Solo Russel Crowe agghindato da Massimo Decimo Meridio può dire impunemente "Al mio segnale, scatenate l'inferno!". Detto da lui, il "Tremate" l'avrei anche potuto accettare.
La recitazione in latino arcaico - o asseritamente tale - contribuisce alla creazione di un'atmosfera che coinvolge lo spettatore (almeno, a me ha coinvolto). Non fosse stato per i sottotitoli, forse l'ultima battuta non l'avrei neanche capita. Ma se non si giudica un libro dalla copertina, allora non si giudica un film da una battuta. Luci.
Valete
"Per alcuni versi, si tratta di un mondo come il nostro, con i suoi rapidi cambiamenti ed il senso di trovarsi fuori posto che ad essi si accompagna."
(A. Cameron - Il tardo impero romano)

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